Ogni giorno ci ripetiamo che dobbiamo agire, perché non ci fidiamo più di queste strategie e di queste coercizioni eccessive, tutte sulla nostra pelle, nel nome di una sicurezza e di una tutela della salute impossibile da ottenere così e ad un prezzo troppo alto per noi (libertà personale e lavoro).  Avete ragione, dobbiamo esprimere il nostro dissenso, scendere in piazza, allarmarci, scuotere le persone dall’inerzia, è giusto, ma noi vi proponiamo anche di fare qualcosa di utile e concreto: ora denunciateli voi! Chi vi chiederete, come e perché?  Di cosa si tratta ve lo hanno già spiegato bene  l’avv. Stefania Cappellari ed il Maresciallo capo dei Carabinieri, Marco Billeci, giovedì 10 febbraio, in diretta sulla nostra pagina Fb e sui nostri social (il Canto della Sera, a cura di Monica Soldano https://www.youtube.com/watch?v=TdEdRLfMu2Q), ma ora ve lo sintetizziamo anche qui.

La denuncia contro chiunque è uno strumento non solo di autotutela, ma di chiamata al dovere di ciascuno, perchè ognuno, nel suo ruolo, può muovere un ingranaggio per modificare la costruzione contraddittoria di tutte queste normative, che vorrebbero farci del bene, ma che finiscono con il nuocerci, danneggiando la casa di tutti, la comunità ed il patto sociale.

Ecco perchè ognuno deve fare la sua parte: i cittadini come le istituzioni, le forze dell’ordine, gli organi preposti alle indagini così come all’amministrazione della giustizia, la magistratura. Occorre denunciare chiunque, perchè ciascuno torni ad attivarsi per fare la sua parte. Questo, in sintesi, il messaggio nella bottiglia ben descritto nel testo di denuncia, studiato da Marco Billeci, delegato sindacale APCSM Scudo Carabinieri, che per primo ha sollevato le questioni e girato le domande nel testo di denuncia agli organi competenti. Oggi, quel testo è uno degli strumenti di difesa messo a disposizione di tutti i cittadini dal Coordinamento 15 ottobre, sul nuovo portale www.coordinamento15ottobre.it.

La denuncia, che ognuno dovrà personalizzare con il proprio nome e cognome, può essere presentata da tutti, sia vaccinati che non vaccinati, perchè tutti i cittadini devono chiedere di indagare sulla assenza delle informazioni necessarie per una scelta consapevole e ben informata prima dell’inoculazione del farmaco (vaccino), così come sul proprio diritto al lavoro senza green pass ed obbligo vaccinale. Il ragionamento che accomuna tutto il percorso non è la richiesta di violare le regole, ma di denunciare come queste regole siano fondate sulla violazione dei percorsi corretti e dei valori che il nostro Ordinamento giuridico ed i diritti umani che lo fondano si erano dati, ecco perchè!

Concretamente, una volta riconosciuti come vostri i contenuti della denuncia contro chiunque, dovrete farla a vostro nome, firmarla e portarla alla Polizia giudiziaria (Commissariato) oppure inviarla, pagando una marca da bollo agli Uffici delle Procure oppure farlo, attraverso un avvocato. La querela arriverà così in Procura, sarà assegnata ad un magistrato che attiverà o meno le indagini e potrà rinviare a giudizio chi riterrà opportuno, in base alle valutazioni fatte con le sue indagini. L’ eventuale avviso di archiviazione sarà comunque comunicato all’interessato, qualora la denuncia non proseguisse il suo iter.

Qualsiasi magistrato potrà così leggerla e valutare il quesito. Se, invece, denunciamo esponenti singoli del Governo la legge prevede che sia inviata alla Procura generale e che questa richieda l’autorizzazione a procedere alle Camere, con il rischio, molto fondato, che l’azione non sia accolta.  Infatti, come è scritto nero su bianco, le informazioni date e le decisioni comunicate nelle diverse relazioni degli enti preposti alla autorizzazione e commercializzazione di tutti i farmaci (detti vaccini) sono state incongruenti e carenti, troppo spesso tra la nota informativa e le caratterisdtiche dei prodotti ci sono informazioni inattendibili. L’uso, ad esempio di vaccini diversi tra la prima e la seconda dose (vaccinazione eterologa) su quali test clinici e sperimentali si è basato? Nella stesura del testo di denuncia sono stati dettagliati tutti i passaggi e la cronologia delle normative, circolari e decreti legge, DPCM che hanno contribuito a costruire questa architettura complessiva e validato la campagna vaccinale di massa in atto, ma è  molto evidente che sulla base di chiari vuoti informativi è stata richiesta la firma di un consenso informato, ma quale possibilità reale di valutare costi e benefici della inoculazione ha avuto ciascuno di noi? Mentre, dall’altra parte, sul piatto, c’ era la  sottrazione del diritto al lavoro e al salario oppure la incomprensibile e grave limitazione di accesso ai servizi primari (bus, mezzi di trasporto pubblici e privati). Ne siamo pienamente  consapevoli? Ecco perchè ora tocca a noi e a voi farlo sapere a tutti.