La curva dei contagi ha ricominciato a salire anche in Italia e si è ripreso a parlare dell’uso obbligatorio delle mascherine, nonché di 4 dose.

È ormai noto che bisogna indossare le mascherine per il viso per ridurre il rischio di infezione da virus, specialmente in ambienti in cui è difficile mantenere la distanza sociale o fisica.

Molte persone si sono chieste se indossare le mascherine per un periodo di tempo prolungato possa arrecare danni alla salute, come respirare più anidride carbonica (CO2), per esempio, o carenza di ossigeno (ipossia).

 

 

Vediamone pro e contro, al fine di riuscire ad usare questo strumento con consapevolezza a seconda i casi e a prescindere dagli obblighi imposti.

LE MASCHERINE CHIRURGICHE

Se pensiamo a determinati luoghi di lavoro in cui l’uso della mascherina è imposto per tutta la durata della giornata lavorativa o agli studenti a scuola o a chi comunque deve indossarla per ore per recarsi in uffici pubblici e fare la spesa, la preoccupazione potrebbe essere più che lecita.

In realtà l’uso prolungato delle mascherine chirurgiche non ha dimostrato tossicità da anidride carbonica né mancanza di ossigeno. Basti pensare che gli operatori sanitari le indossano abitualmente da anni perché parte integrante del loro lavoro -anche per molte ore consecutive come lunghi interventi chirurgici- e non sono stati segnalati problemi del genere.

Naturalmente le mascherine per il viso rendono la respirazione più difficile. Per chi è affetto da Broncopneumopatia cronica ostruttiva o asma, o comunque da gravi malattie polmonari croniche, l’uso continuativo delle mascherine potrebbe peggiorare i problemi respiratori, ma non per via della ritenzione di CO2 (ipercapnia).

Non c’è infatti alcun rischio di ritenzione di CO2 negli adulti sani, che usino mascherine chirurgiche. Le molecole di anidride carbonica si diffondono liberamente attraverso le mascherine, consentendo il normale scambio di gas durante la respirazione.

Le mascherine FFP2 (e similari) e la carenza di ossigeno

Le mascherine KN95 e le N95 sono molto simili alle FFP2 per quanto riguarda la forma, gli strati di tessuto, la capacità filtrante, l’aderenza al viso e il nasello superiore.
La differenza sostanziale sono le certificazioni. La FFP2 ha una certificazione europea, la N95 ha certificazione americana, la KN95 ha certificazione cinese.

Alcuni ricercatori hanno stimato che questo tipo di mascherine riducono l’assunzione di ossigeno dal 5 al 20 percento. Sono valori significativi anche per un soggetto sano. L’uso prolungato di queste mascherine può quindi causare problemi alla salute, specialmente per le persone con preesistenti difficoltà respiratorie.

Una causa primaria di disagio quando si indossa una mascherina con filtro è l’ipoventilazione (ventilazione insufficiente dei polmoni), ma per meno di un’ora di uso prolungato non ha causato rischi rilevanti.

Indossandole per più ore, la CO2 si può accumulare all’interno del respiratore e questo potrebbe provocare problemi fisiologici, come mal di testa, aumento della frequenza respiratoria, ecc.

Alcuni effetti collaterali dell’uso continuativo delle mascherine

In realtà gli effetti negativi derivanti dall’uso delle mascherine sono principalmente dei fastidi, come ad esempio:

  • Sensazione di scomodità: la mascherina va indossata correttamente. Deve aderire bene al viso, per evitare che le goccioline respiratorie fuoriescano o entrino, ma non dev’essere così stretta da far male.
  • Irritazione della pelle: se hai la pelle secca, usa una crema idratante per prevenirne l’irritazione dove la mascherina è a stretto contatto col viso. Se hai la pelle sensibile, è meglio non usare il trucco e pulire il viso prima e dopo aver indossato una mascherina.
  • Senso di claustrofobia: ci sono alcune cose che puoi fare per cercare di calmarti: respiri lunghi e lenti possono stabilizzarti, così come la consapevolezza che, nonostante come ti senti, i tuoi polmoni stanno ottenendo esattamente ciò di cui hanno bisogno.

Uso prolungato delle mascherine: i benefici maggiori dei rischi

In definitiva, l’impatto delle mascherine per il viso su chi la indossa dipende dalla salute della persona, da eventuali malattie respiratorie preesistenti, dal tipo di mascherina e dal periodo di tempo in cui la persona la indossa. Nella maggior parte dei casi gli effetti dell’uso prolungato della mascherina in tessuto sono piccoli e poco significativi.

Cerchiamo di utilizzare questi strumenti con consapevolezza, sopratutto tenendo conto delle circostanze salutari di ognuno e degli ambienti in cui ci troviamo e operiamo.